COMPORTAMENTO VIRTUOSO
DA PARTE DELLA PROPRIETA' CONDOMINIALE

di Mariangela Barbiero, 1 aprile 2010

 

A parte casi sporadici quanto patologici, la gente ama gli alberi, in ispecie quelli maestosi, ma anche li teme perché molte, troppe volte, sono causa di incidenti gravi e financo mortali. Su questo bisognerebbe aprire un'ampia parentesi, ma sintetizzando diciamo che un albero regolarmente monitorato e curato di rado costituisce un pericolo e di certo meno di molti edifici disabitati e fatiscenti, che invece andrebbero o recuperati o demoliti: perché un edificio centenario gode di maggiori privilegi di un albero secolare? La risposta a questa domanda può definire nel bene e nel male una civiltà.

Ma tornando a bomba, un vecchio proverbio dice che la paura fa 90, ma un comportamento razionale non si lascia condizionare dalla paura e cerca invece soluzioni.

Davanti a un albero che sta diventando più alto della casa che finora ha ornato con la sua presenza, e di poderose proporzioni, come succede agli alberi quando gli vien concesso di svilupparsi naturalmente, non si ricorre in fretta e furia al tagliaboschi, ma ci si rivolge a un arboricoltore o dendrologo (pressoché sinonimi: clicca qui), il quale dopo aver esaminato la pianta, fa la diagnosi e propone la cura o l'abbattimento. Non si possono salvare tutti i vecchi alberi, i quali hanno, come ogni altro essere vivente... una data di scadenza. Tclicca qui per ingrandire l'immagineuttavia è molto stupido accelerare questa scadenza (oltre che cattivo).

Il vecchio cedro (Cedrus deodara), che qui vediamo prima della visita del 'dottore', è un cedro fortunato: i suoi padroni lo amano e lui li ricambierà continuando ad abbellire il loro giardino.

Come è stato ampiamente discusso nel convegno tenutosi a Trieste il 27 novembre 2009 "L'albero in città: semplice costo o grande risorsa?", diverse sono le esigenze a seconda che la pianta si trovi in un parco o in un viale o a ridosso di un edificio. Le potature non sono sempre un male, anzi, se fatte nel momento e nei modi appropriati, aiutano le piante in difficoltà.
Tra i modi appropriati, senza dubbio il migliore è il tree-climbing, perché solo l'operatore che entra tra i rami può valutare il punto migliore dove potare. Naturalmente con l'aiuto di un operatore a terra. L'uso dell'elevatore può essere indispensabile in certi casi, ma non può essere la norma. Qui sotto vedete un tree-climber al lavoro.


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Nelle foto qui sotto vedete il risultato del diradamento della chioma, come viene definita con termine tecnico questa operazione. Sfortunatamente ne è andato di mezzo il nido di un falchetto. Infatti da questi grandi alberi non traiamo beneficio solo noi, ma anche uccelli e piccoli mammiferi, come gli scoiattoli, una fonte irrinunciabile di biodiversità.


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Che questa sia una storia a lieto fine (salvo che per il falchetto) è stata evidenziata il 10 marzo, il giorno della tempesta perfetta a Trieste e non solo, quando altre essenze del giardino condominiale sono state malamente danneggiate o abbattute, mentre il nostro cedro ha resistito indomito.