GENOVA - CASO ACQUASOLA

di Mariangela Barbiero - Settembre 2009

Come avevamo sperato, il sito sta funzionando. Internet azzera le distanze e incrementa le conoscenze.

Il caso del parco di Acquasola è veramente emblematico di un modo di fare politica che non funziona. Non è possibile che qualcuno, seppur eletto democraticamente, abbia per un periodo di qualche anno il potere di causare danni irreparabili. Poi il mandato scade e il danno resta. E tutto questo succede perché la cittadinanza non è coinvolta nelle scelte. A Genova come a Trieste.

E' dunque imperativo che la famosa sconosciuta (perdonate l'ossimoro) Agenda 21 finalmente sia operativa. E che l'Europa, che con troppa faciloneria distribuisce soldi (nostri) a destra e a sinistra e pure alla mafia, sia più cauta nello spendere e più rigorosa nel controllare che quanto legifera sia poi attuato. Almeno a quanto leggo qui e cito: E' surreale che la Regione Liguria abbia concesso ai costruttori un contributo di soldi europei per la bellezza di 2,7 milioni di euro (da restituirsi in 25 anni a interessi zero).

Digitando su Google Acquasola Genova, si ha materiale in abondanza per capire che la storia è brutta e di difficile soluzione, a meno che l'amministrazione comunale non operi una scelta forse non facile, ma nello spirito di servizio che l'assunzione di ogni carica elettiva comporta o almeno comporterebbe.... Di certo non eleggiamo gente che riteniamo a priori irresponsabile e priva di spirito di servizio.

Da ieri, da quando cioè sono stata informata della paradossale situazione del parco di Acquasola, ho letto molto sulla faccenda, ma siccome è difficile riassumere brevemente e correttamente un percorso lungo più di un lustro, vi metto alcuni link:

www.primocanale.it/news.php?id=55477
http://genova.repubblica.it/dettaglio/il-cemento-chiude-lacquasola/1505815
www.fainotizia.it/2009/09/15/genova-12-settembre-2009-notte-verde-lacquasola
http://areagenova.altervista.org/acquasola/

e se cliccate qui e qui e qui trovate materiale stampato riguardante le più recenti manifestazioni della popolazione.

Oggi mi pare che l'unica certezza sia la volontà dei costruttori di fare un parcheggio laddove prima c'era un parco, mentre i pareri contrari si vanno accumulando. Tuttavia ci sono stati degli impegni, in parole povere c'è gente che aspetta, e pare con diritto, di ricevere soldi. Non credo di essere lontana dal vero se dico che succederà lo stesso con il ponte di Messina. Molto probabilmente e se la fortuna assisterà gli italiani (se cioè il vento cambia) non si farà, ma noi cittadini saremo ugualmente salassati per tutte le penali che ne verranno fuori.

Scusate la digressione, che però merita una riflessione.

Per quanto riguarda Acquasola, a me non sembra "mission impossible", tutt'altro. Invece che chiedere alla gente di tirar fuori 30mila euro per la fidejussione, penso che dovrebbe essere il Comune a farlo, come atto di buona volontà e buona fede.