Salve, mi chiamo Emanuela e vivo
in un appartamento in affitto in via Carli, a Trieste.
Tra
il mio condominio e tutti quelli attigui e il comando
regionale della Guardia di Finanza, sito in via delle Fiamme
Gialle, esiste da sempre un terreno che, dall’anno
scorso, abbiamo saputo essere di un privato, che ha
venduto sembra ad una ditta del Veneto. In questo terreno,
oltre
ad esserci una villetta storica (che negli anni passati è stata
data in usufrutto ai finanzieri), ci sono degli alberi
possenti e magnifici che con il progetto di nuove “palazzine
residenziali” approvato dal Comune, verranno abbattuti.
Come se a Trieste ci fosse bisogno di costruire ancora,
abbattendo i siti verdi rimasti...
L’anno scorso mi sono messa in contatto via e mail
con la nostra circoscrizione di via
Locchi, dove praticamente hanno fatto orecchio da mercante,
facendo mostra di non sapere niente. Pare che anche
all’interno
della Guardia di Finanza ci sia stata condiscendenza
dall'alto, nonostante il loro sia un terreno
militare con tanto di cartelli di non avvicinarsi. E pensare
che
gli costruiranno le finestre in faccia...
Secondo
il progetto, sarà una costruzione mastodontica,
come al solito, di cementificazione selvaggia, solo per
l’avidità di pochi. Ho raccolto
le firme di quasi tutti gli abitanti della zona per cercare
di fermare o almeno ridimensionare
questa cosa terribile per l’ecosistema verde della
zona, anche perché accanto è stata già costruita
la nuova piscina: purtroppo a poco è servito. Molti
sono davvero avviliti, senza più capacità di
reazione, anche perché, pare che essendo un terreno
privato poco si possa fare. Alcuni di questi
magici alberi, alti fino
al quinto
piano,
credo abbiano radici nella proprietà accanto, quella
della ex fabbrica in rovina. Con il tempo i loro
rami
hanno debordato, creando una fantastica cornice e vi hanno
nidificato tanti uccelli.
Tuttavia
non mi arrendo e scrivo al vostro sito (ho visto il vostro
annuncio su Konrad di questo mese): è ancora
possibile fare qualcosa? Anche perché oggi, 8
settembre 2009, sono arrivati con ruspe
e picchetti e si sono messi al lavoro....
Vi ringrazio per la cortese attenzione.
Lettera firmata